mercoledì 3 novembre 2010

Lucca 2010-Resoconto





Lucca lascia sempre il segno, nel bene e nel male.
Ti arricchisce, eppure ti lascia sempre con un enorme vuoto dentro.
Non mi ci sono ancora abituato.

In questa Lucca sono successe tante, davvero tante cose.
La selezione per il Lucca Contest tra i 15 finalisti, il lavoro in esposizione in omaggio a Satoshi Kon, lo stand, la rivista di gruppo in sold out. Un vero successone, nel nostro piccolo.

Questa è stata l'edizione "dalla parte opposta dello stand".
Dalla parte di chi "produce"(o autoproduce, in questo caso) e vuole raccontare, mettersi in gioco. La parte di chi tenta realmente di avere uno scambio umano con i lettori. Ed è stato fantastico.



Vado giù di ringraziamenti, ma siete stati talmente tanti che per certo dimenticherò qualcuno, quindi perdonatemi!

A quelli che si sono fermati allo stand ed hanno acquistato la rivista, chiesto disegni e dediche, incoraggiato, fatto critiche e complimenti.
Enrychan, Asu e Nilly per la chiacchierata e il giro di ricognizione, Lucia che ci ha tenuto compagnia con grande solarità ed energia, il caro vecchio Alex/Ghonnen(è stato un piacerone rivederti e averti per un pò con noi allo stand :) ), la mitica Yomi-fan Melissa che subito mi ha riconosciuto e chiesto un disegno-dedica di Yomi(poi non ci siamo ribeccati, te lo scansiono e invio tramite mail, tranquilla :) ).
Poi una ragazza di cui non conosco il nome a cui sono piaciuti talmente tanto due dei miei disegni da non saper scegliere tra i due...vi sembrerà stupido ma stavo per commuovermi. Grazie mille!

Ai due grandi Lorenzo&Lorenzo e la simpatica Beatrice per il loro continuo supporto, è stato piacevolissimo chiacchierare con voi!
Ai partecipanti del nostro contest e agli "sponsor" che ci sono venuti a far visita, Riccardo, Sarina, Elena, Ilaria, Francesca,Silvia, Giulia, Federica e Salvo.
Francesca Chichiri, Stregatta e "Doctor Who", la mitica Akachan e i suoi altrettanto mitici cupcake.

A Ferdinando e Miriam, ci si becca in fumetteria per pareri e contropareri! :D

Alla immancabile Midori (e Tei nyo), nostro principale punto di riferimento e continua crescita e ai suoi fantastici onigiri fatti in casa.


Al caro Socio, e ad Elly, che hanno reso possibile il trasporto riviste in modo sicuramente più fluido e che ci hanno tenuto compagnia nel soggiorno lucchese.

E poi, a tutto il Fattore Manga: Pucci in primis, Rossi, Nari, Davide, Ticcy.
Lo sapete ninnoli, siete una seconda famiglia. A tutti gli effetti. Fosse per me, vi terrei sempre intorno, scodinzolanti :D

Nel nostro piccolo, siamo stati davvero forti...continuiamo così. :)



martedì 19 ottobre 2010

Sto per andare...


...IN COMA!

Due esami da dare a distanza di due giorni, preparativi estenuanti per Lucca (illustrazione per la mostra di Kon inclusa) e nuovo materiale da preparare per questa piacevole sorpresa.

DI CORSA!




E NON RIDETE!!
XD

venerdì 8 ottobre 2010

Lucca sempre più vicina!



.......e tra riviste, esami, mostre e progetti personali non faccio altro che correreeee!

E tu, che te ridi?
ARGH!

mercoledì 29 settembre 2010

lunedì 20 settembre 2010

Angolini di mondo


Molto probabilmente, se mi chiedessero cos'è per me il disegno, non saprei rispondere.

Tra le risposte più comuni, che so essere comunque vere, potrebbero figurare "per me è un'esigenza...come respirare" oppure "E' un modo per comunicare e rielaborare me stesso, ciò che vedo, ciò che sento".

Tuttavia, ultimamente tendo a credere che questi siano solo gli effetti, non le cause.
Allora, perchè disegno?
Perchè se non lo faccio anche solo per un giorno, sento come un formicolio alla mano?
Com'è possibile che quando racconto attraverso il disegno, e poi lo riguardo e lo rileggo a lavoro finito, ho la sensazione di non essere stato io a farlo? Di non essere stato veramente io a raccontare quelle cose.

Allora, forse non è semplicemente gioia e respiro, adrenalina.
Ultimamente tendo a pensare che dentro di noi si formi un'autocoscienza complessa, che interviene dove noi non riusciamo ad arrivare. Una forma di spinta autoconservativa.

Forse continuare a disegnare è l'unico modo per non implodere. Questo almeno, lo avverto molto chiaramente.

Forse il disegno è la mia unica, vera difesa. E al contempo, l'unico vero strumento comunicativo in mio possesso. L'unica difesa, l'unico attacco.

Forse è questo.


Forse vuol dire stare in quel piccolo angolino di mondo e, a tutte le persone che si avvicinano con rispetto e curiosità, dir loro: "Ciò che vedo, lo vedo esattamente così. Ti mostrerò la realtà per come la vedono i miei occhi. Per come la vedo io, da questo piccolo, angusto angolino di mondo."

E, se tutti passassero oltre, non fare altro che aspettare il prossimo, salutandolo con la mano.
Probabilmente nessuno può capire veramente questo angolino di mondo, perchè anche se mi stringo per far spazio agli altri, non ce n’è a sufficienza per farli entrare.
Però, dal mio piccolo, angusto angolino di mondo, riesco a vedere un cielo terso.
Nonostante tutto.


sabato 4 settembre 2010

4-9x2




Beh, questa equazione può capirla solo la diretta interessata :D


E visto che non solo sono sintentico, ma sono pure abbastanza strano di mio, lo dirò a modo mio.
Sono fatto così...c'aggia fà.

Però, te lo faccio dire da un mio personaggio per te mooolto speciale.









(qualcuno penserà tu ti sia laureata alla specialistica, pucci XD )






E per voialtri è tutto, questo post non è dedicato a voi, per ora arrangiatevi :D

Poi, se volete aiutarci nella ricerca sponsor, fatevi avanti eh!
:P

Saluti!

sabato 21 agosto 2010

Riletto per la terza volta...







Knives: "Ascoltami bene. Questa è una guerra tra noi e loro. Credi forse che gli esseri umani accetteranno senza problemi l'esistenza di un potere immenso come il nostro?
Non lo faranno mai, puoi starne certo. Senza dubbio si unirebbero, e verrebbero da noi con gli occhi iniettati di sangue e odio, per farci a brandelli. Pensi che si comporterebbero in altro modo nei confronti di coloro il cui solo nome è in grado di seminare terrore nelle loro case?
Dovresti saperlo benissimo, è una verità incisa ormai profondamente dentro di te."

Vash: "Se questo dovesse accadere, non dovrò far altro che fuggire più rapidamente. E poi, quando le acque si saranno calmate...riavvicinarmi di nuovo a loro, in silenzio."

(Trigun Maximum, Volume 7)







Vi lascio con una nuova tavola sperimentale colorata interamente a copic!



PS: vi ricordo ancora la nostra recente ricerca sponsor sul blog di gruppo Fattore Manga!

venerdì 13 agosto 2010

Nuova vita al blog!

Macchè, nulla.

Ho solo cambiato l'intestazione del blog.
Già che ci siamo, ecco anche l'illustrazione completa ;)




Take care!

lunedì 9 agosto 2010

No, davvero...





...quando vedo a distanza di mesi cosa ho combinato, mi rendo conto di essere impazzito completamente.





PS: la lettura è da destra verso sinistra!
PPS: e scusate la qualità della tavola in sè, che mi schifa in modo viscerale...non l'avrei mai postata se non fosse stato per il fatto che è l'unica realmente esemplificativa di ciò che volevo far intendere XDD

martedì 3 agosto 2010

E si va...



...è quasi finita, su.


martedì 27 luglio 2010

23

"Lo scemo".
Ne avrò per un anno intero XD

Il primo ringraziamento va a Pucci, senza bisogno di aggiungere altro. Dopo quasi due anni qualsiasi cosa sarebbe del tutto superflua.
Tra l'altro, mi ha finalmente spinto a vedere insieme un capolavoro assoluto che fin'ora non avevo avuto il tempo di vedere, sempre targato Miyazaki. Ecco il trailer:




Grazie a tonio, elly e sara, per essere stati i primi a festeggiarmi. Siete stati speciali, davvero :)
Al socio va un ringraziamento doppio, visto che ha reso possibile la serata, praticamente, a suo totale discapito: non lo dimenticherò ;)

Grazie agli amici di sempre, che anche stavolta non dimenticheranno.

E grazie al Fattore Manga, la mia "vera" famiglia. Vi voglio bene ninnoli!
Spero che arriveremo davvero lontano, insieme.

L'anno appena trascorso è stato un pò di "stallo", quasi sotto tutti i punti di vista.
Vedremo cosa porterà il successivo. Ma come al solito, meglio non aspettarsi nulla e prendere ciò che di buono arriva: così, siamo tutti più felici.



Take care!


giovedì 15 luglio 2010

Pura poesia





E non c'è bisogno di parole. Solo di immagini.


Queste sono le mie. Quali, le vostre?

domenica 11 luglio 2010

Massive Attack





Mi sono ritornati in mente di colpo oggi.
Avevo dimenticato quanto adorassi fino ad un paio di anni fa questo gruppo.

Proprio io, direte, cultore del suono "puro" e classicheggiante, sentirsi affine ad un tale miscuglio di suoni elettronici , a volte psichedelici e tribali, sporcati all'evenienza di jazz, blues e soul?

E' un mistero anche per me. Tuttavia, ho come la sensazione che la loro musica mi attiri in quanto completamente interiore...completamente "soul", alla radice.
Mai un suono adrenalico, che "butta fuori" e si esaurisce in un istante, bensì un suono che, seppur in alti picchi, è rivolto sempre, costantemente all'interno, come un continuo sussurro.


Per ora, comunque, ecco un piccolo work in progress degli ultimi giorni:







E per il resto, qualsiasi cosa stiate facendo, tenete duro e abbiate cura di voi.

"How can we have a day withouth a night?"

mercoledì 7 luglio 2010

Let's go!

PS: Lettura orientale, da destra a sinistra.

PPS: scusate se non scrivo nulla di più, ma il tempo libero scarseggia paurosamente in zona pre-esami :S

martedì 29 giugno 2010

Frammenti




Spesso penso ai disagi che provavo un tempo, ben prima che imparassi a riversare ciò che sentivo nel disegno e nel racconto.

Probabilmente, si trattava di percezioni amplificate. Suoni, ma soprattutto immagini.
Troppe, immagini. Come fotogrammi.
Tutt'oggi non riesco ancora a ricordare precisamente come si susseguissero. Ciò che capivo, nonostante i pochi anni che avevo addosso, era semplicemente che in quei momenti era come se mi sentissi "malato".
Soprattutto, una persona che subisce così spontaneamente e improvvisamente un malessere del genere, non può che finire per sentirsi "diversa".
Questo è stato uno dei primi elementi che abbia mai condizionato il mio modo di essere.


Ad ogni modo, erano come sfalsamenti, ripetizioni...di immagini. Come se ciò che vedessi in quell'istante proseguisse e venisse visto e ascoltato da una decina di prospettive differenti, a differenti sbalzi temporali. Tutto il visibile, era amplificato, così come la luce ed il colore.
A volte gli sfalsamenti erano continui e faceva talmente male che mi chinavo a terra tenendomi lo stomaco. Lo ricordo ancora molto chiaramente.

Era come se ci fosse qualcosa che non lavorasse a dovere. Una malattia della mente?
O forse, c'era qualcosa che lavorava "troppo". In entrambi i casi, si trattava di un qualcosa che mi avrebbe portato ad un punto di non ritorno. Oppure, mi avrebbe arricchito nel momento in cui avessi imparato a conviverci.

Questo lo capii successivamente. Se chi mi conosce oggi mi avesse conosciuto 10-15 anni fa, avrebbe visto una persona completamente differente. Probabilmente avrei finito per allontanarli.
Eppure, da altri punti di vista, è rimasto tutto come allora. Tutto si trasforma, niente si cancella.

Tutt'ora, quando mi guardo allo specchio, vedo due occhi stanchi. Come se avessi addosso tanti e tanti anni in più a quelli che effettivamente possiedo. In momenti come questo, ripenso a quegli istanti di malessere, e finisco per capire un pò di più il perchè dei miei occhi stanchi.
Da un lato, forse è una ricchezza.

Tuttavia, quando penso in questo modo, non posso far altro che provare anche una profonda, smisurata tristezza.
Come se qualcosa, inevitabilmente, mi fosse stato rubato.





In realtà, comunque, credo che coloro che condividono con me lo stesso mondo, la stessa "dimensione" interiore, abbiano tutti provato esperienze del genere.

Avrò impiegato quasi 20 anni per raggiungere una forma di equilibrio. Tuttavia, sono contento del punto in cui sono arrivato, perchè, se non altro, ci sono arrivato da solo.




Beh, tranquilli eh. Fino a prova contraria il post non si intitola "rivelazioni di un serial killer dalla mente perversa". Potete considerarmi ancora decisamente normale, ahah.
Ho solo voluto rendervi partecipi di una mia particolare dimensione di vita, visto che questa riguarda la mia sfera "artistica". Tutto qui.

Godetevi anche il video di Kokia, sopra. Ho sempre quasi "odiato" il genere musicale made in japan, con qualche eccezione per le colonne sonore.
Tuttavia, nonostante non mi piaccia nemmeno il suono del giapponese sulla musica, Kokia ha qualcosa di magico che ti rapisce.
Oltre ad avere una tecnica vocale pazzesca, chiaramente.

Enjoy and Take care :)

mercoledì 23 giugno 2010

Il ritorno alla classica...




...è sempre come un ritorno alle origini.







E' un tipo di suono che ti scuote. Come se avesse la capacità di guardarti attraverso.

Un suono "puro", un unico tipo di suono, un unico strumento. Eppure, una complessità estrema.
E mille immagini, come in un vortice.




E' una vita che cerco di capire se questo sia un vantaggio, o uno svantaggio.
"Ascolta soltanto, per ora". Questo è ciò che cerco di ripetermi.

giovedì 17 giugno 2010

L'enigma si complica...!











PS. e vi ricordo di nuovo il nostro contest FATTORE MANGA, partecipate numerosi e diffondete!

martedì 15 giugno 2010

Quando alcuni autori diventano maestri di vita...




Vecchio Itakura
: "Ieri, quando ho parlato con te, mi sono reso conto che pure nel mio cuore è nato qualcosa."
Musashi: "E cosa?"
Vecchio Itakura: "Anch'io ho approfondito la via della katana. Ma proprio per questo è nato nel mio cuore un complesso di inferiorità nei tuoi confronti.
La tua forza ha raggiunto un livello a me sconosciuto...ma grazie all'esperienza dei miei anni, riesco ad evitare che questo si palesi.
Il complesso è come un'increspatura nel mare del cuore.
Tuttavia, se vieni preso dall'ansia, il cuore si chiude.
Se ignori il complesso, nel tuo cuore chiuso e rigido, allora l'ansia si trasforma facilmente in terrore, e poi in ostilità.
Anche la reazione contraria è problematica. Adori qualcuno perchè di molto superiore a te tanto da voler diventare identico a lui.
Allora ti attacchi a lui e l'ossessione si impadronisce di te.
Ti sembra di avere occhi e cuore aperti. Invece, sono chiusi.
Chi è forte è capace di qualsiasi cosa? No.
Nel cuore c'è sempre un bivio. La via del giusto mezzo è la migliore."
Musashi: "Questo...lo capisco."


[.....]


Musashi: "E' troppo tardi.
Eppure, c'è un posto in cui posso tornare. Un luogo che...è ancora là.
Voglio tornare in quel luogo...con lo stato d'animo di allora.
Il posto in cui io posso tornare...è stato sempre là. Voglio tornare...
Sia il mio corpo che la mente percorrevano la via del giusto mezzo. Non erano nè troppo rilassati, nè troppo tesi.
Ero uno degli innumerevoli elementi che compongono il mondo. Ero collegato a tutto l'esistente.
Cos'è questa sensazione?
E' questa...la felicità?"

[....]


Takuan: "Senta...questa tazza l'ha fatta lei, signor Koetsu?"
Koetsu: "Si."
Takuan: "Non sono un esperto di quest'arte, ma...sembra rotta."
Koetsu: "Già...l'ho cotta a fuoco troppo alto."
Takuan: "E le piace lo stesso?"
Koetsu: "Altrochè...è interessante."
Takuan: "Ha ragione, è interessante. Anzi, non riesco a smettere di guardarla."
Koetsu: "Una mente rigida non vede certe cose. Ma, se ci si rilassa e si osserva con semplicità, si possono notare tante sfaccettature.
Se apriamo il nostro cuore, capiamo che tutto ciò che esiste a questo mondo è bello."


(Vagabond, Volume 47)


domenica 13 giugno 2010

Questa ve la racconto...





Se c'è una cosa che non ha prezzo è quella di ritrovarsi con la pressione ai minimi storici in una metropolitana affollata, trovare MAGICAMENTE un posto a sedere, non emettere nemmeno tre respiri e sentirsi dire da uno straniero:

Straniero: tu...giovane...!
Io(con la testa che gira):uhm...ahm....oh??
Straniero: tu no vecchio...
Io: @_@....ahm
Straniero: ....lei vecchia!!(indica col dito una signorona anziana che, onestamente, in quel momento avrà avuto sicuramente il TRIPLO delle mie energie...OVVIAMENTE la vecchia, sentendosi chiamare, appunto, VECCHIA, lo fulmina con lo sguardo).
Io:@__@.......ah....eh......vecch-, ehm, signora...vuole sedersi? (la signora fulmina di nuovo con lo sguardo lo straniero, poi, realizzando il fatto che pur essendo a tutti gli effetti una vecchia, in quel momento potrebbe guadagnarsi un posto a sedere -ai danni di un povero coglione con la pressione sotto le suole delle scarpe sull'orlo dello svenimento- sfoggia di colpo un sorriso di assenso a 32 denti. Dopodichè si siede con un tonfo appena lascio libero il posto, sbuffando sonoramente, oltretutto. Ah, i giovani d'oggi, quale maleducazione!)
Straniero: eh eh...giovane fa sedere vecchia, no??
Io: ma vaff....cough, ahah, ehm.......eh!!!
Straniero: ahahah
Io: ahahhaah....io giovane!!
Straniero: sisi!!
Io(tra i denti):ma tu vaff....!






E visto che siamo in fase "comiche", vi lascio due tavole semi-autobiografiche...che non riguardano la pressione bassa, però.






Oh, certo che delle vignette sulla vecchia e lo straniero, quasi quasi....

mercoledì 9 giugno 2010

Oggi l'ascolto è toccato a...





Ricordavo la canzone, Elisa l'ho sempre preferita in inglese, soprattutto nei suoi brani meno recenti.

Guardando il video ho avuto la chiara sensazione che sia tra quelle persone con una sensibilità tanto semplice, spontanea, quanto complessa.
E forse è quella, la vera forza. Poter arricchire le persone con ciò che racconti, qualsiasi sia il mezzo.
Con il tuo semplice modo di essere.

In qualche modo, chi riesca ad arrivare ad una dimensione del genere ha senza dubbio raggiunto uno stato dell'esistenza superiore. L'ho sempre pensata in questi termini.

Da lì poi mi è tornato in mente un altro pezzo che adoravo





E' molto strano che, solo dopo tanti anni, mi sia accorto di una frase del testo
"Music's the reason why I know time still exists "

"La musica è la ragione per la quale so che c'è ancora tempo...che il tempo esiste ancora", questo grosso modo il significato non letterale.

Mi sono ritrovato a pensare lo stesso per il disegno.
Ed è stato come un groppo in gola.

Ci sarà sempre, ancora tempo. Spero che sarà così.



venerdì 4 giugno 2010

martedì 1 giugno 2010

Risveglio



Stavolta al risveglio è toccato a questa canzone:






Un pezzo malinconico. Di quelli che se resti lì con i sensi aperti, evoca immagini che ti chiudono lo stomaco. Eppure, il pezzo non è per niente "aggressivo". Ma forse sono solo mie percezioni...

Ho sempre adorato la Ayane, per la sua dimensione artistica e le atmosfere delle sue canzoni, così simili a ciò che vedo e sento io stesso.
Trovare il complesso nei suoni semplici...forse è questa la vera ricchezza.

Ed il violoncello.





Tuttavia, avete letto il testo?


"Someday I'll fly...I'll be with you....bye bye bye...."
Mi devo preoccupare?
haahahah


tornerò a casa vivo e vegeto stasera, vero????

PS: se non aggiorno per due settimane di seguito, pensate pure al peggio! *grattata*

PPS:...e perchè sento ancora il suono dei violoncelli, tesi e sordi? No, vi giuro che mi sto spaventando...pregate per la mia incolumità XD (il potere dell'autosuggestione :D )

sabato 29 maggio 2010

Uno "sfizio"...





...quello di alzarsi in piedi, incollare un foglio A4 sul vetro e disegnarci sopra a scazzo.
Direttamente a pennarello nero Copic. Impagabile :D








...e ovviamente si sono aggiunti ben presto dei fratellini.






E lui, lo riconoscete? ;)

































...e ora vado a studiare, và, che è meglio!
Saluti! :D

domenica 23 maggio 2010

A proposito di "Echi"...







...avete mai provato ad ascoltare così? ;)





lunedì 17 maggio 2010

La dimensione di un fumettista.


A volte lo stomaco mi si contorce perchè tendo ad interiorizzare tutto ciò che mi circonda. Nonostante nella vita di tutti i giorni appaia come una persona molto semplice e pragmatica, mi ritengo una sorta di spugna: percezioni, dettagli, stati d’animo. Miei, degli altri. Di tutti. Una complessità estrema, quasi patologica.

Non è un atteggiamento voluto, sia chiaro...è estremamente naturale, il mio modo di vivere. E se così non fosse stato forse oggi non sarei in grado di raccontare qualcosa attraverso il disegno. Non avrei la "sensibilità" giusta per farlo.


Capita quindi che alla fine non riesca a contenere tutto questo marasma indifferenziato, e il cuore mi arriva in gola. Non saprei nemmeno io spiegarvi il motivo. Ciò che so è solo che, in quel momento, devo buttar fuori quel malessere, perché mi manca il respiro. E allora disegno. Racconto ciò che ho registrato e cerco di trasformare quel malessere in qualcosa di positivo. Qualcosa che possa arricchire chi legge, in qualche modo.

E allora dal foglio escono fuori due occhi, che nemmeno avevo pensato di disegnare. E di colpo, è come se ne conoscessi l’intera intenzione, e gli eventi che hanno portato quegli occhi ad essere così. E mi vengono i brividi.



È qualcosa di una forza sconfinata, ciò che sento. Ti arrichisce ma al contempo ti distrugge dentro.

Eppure questa sensazione non riesco ancora a disegnarla, non riesco ancora a trasmetterla. Ma forse farlo non è possibile, o comunque…non è possibile farlo al 100%.


Com’era quel detto cinese?

“Puoi disegnare la pelle di una tigre, ma non le sue ossa. Puoi disegnare il volto di un uomo, ma non il suo cuore”.


Tutto questo per dire cosa?

Che "eco" su verticalismi è per ora tra le opere più cliccate e votate...e non so come ringraziarvi tutti.

"Eco" è stato proprio uno di quei "momenti" in cui avevo bisogno di raccontare liberamente attraverso una dimensione totalmente interiore. Sapere che ha colpito, che ha stupito o che ha semplicemente fatto riflettere, per me è un enorme conquista. A prescindere da quelli che saranno gli esiti finali del concorso.


GRAZIE MILLE!!