giovedì 29 aprile 2010

Vi racconto un sogno.



Nono, niente di metaforico...proprio un sogno/incubo fatto l'altra notte.


(orario intorno alla mezzanotte, sto rientrando a casa e mi trovo sotto il portone, quando si avvicina un'auto e un signore di mezza età fa capolino dal finestrino)

Signore: mi scusi, posso chiederle una informazione?
Io:...prego...
Signore: volevo sapere se lei usa abbonamenti per il treno...
Io: scusi?
Signore: lei mi sembra un ragazzo universitario, all'incirca...e quindi ho pensato che...
Io: deve fare un abbonamento per il treno?
Signore: si...in realtà è per mia figlia.
Io: beh, a quest'ora non troverà nulla, ad ogni modo lo si ritira al Bachelet(informazione falsa visto che si ritirano alla stazione...non so minimanete perchè in sogno abbia risposto che si ritira al bachelet, ovvero la scuola per ragionieri e geometri del mio paese :P )...lei è di quelle parti?
Signore: Si.
Io: bene, allora...
Signore: In realtà sto per trasferirmi in queste zone.
Io: in queste zone?
Signore: si...
Io: intende dire qui, in via appia?
Signore: precisamente.
Io: ah...
Signore: in realtà volevo anche chiederle se questa è una zona tranquilla...
Io:...scusi?
Signore: si...intendo di notte.
Io: di notte?
SIgnore: precisamente.
Io: cioè vuole sapere se ci si può attardare di notte senza correre rischi?
Signore: si...sa com'è, ho moglie e figli...non vorrei trasferirmi in una zona a rischio, e così sto facendo qualche domanda in giro prima di decidere.
Io: onestamente non credo che esistano zone non a rischio..però qui dovrebbe essere tranquillo...
Signore: dice?
Io: beh....si, credo. Vivo qui da quando sono nato e non ho mai sentito di aggressioni o problemi di altra natura. Come vede è una zona isolata, ma proprio per questo motivo difficilmente se ci si attarda può succedere qualcosa. Non c'è anima viva, di notte.
Signore: allora posso tranquillizzarmi.
Io: credo di si...poi ripeto, nessuna zona ha rischio zero, questo è evidente.
Signore: capisco...
Io: si...
Signore: eppure però mi hanno raccontato che gli studenti sono pericolosi.
Io: come scusi?
Signore: si, gli studenti che studiano latino...
Io: ...cioè ci sono degli studenti liceali che si aggirano da queste parti di notte?
Signore: così mi hanno riferito...
Io: e sarebbero pericolosi?
Signore: a quanto pare...
Io: ...questo mi pare bizzarro...
Signore: lo è, in effetti.
Io: ...
Signore: comunque è stato gentilissimo, buonanotte!

(e mi sveglio!!)



ORA...è o non è abbastanza inquietante?

Piccolo aneddoto da cui forse la mia mente ha pescato l'episodio dei ragazzi che studiano latino: qualche mese fa sognai appunto di sentire, sempre di notte, un gran vociare di studenti, come se stessero ripassando per il giorno dopo. La cosa mi turbò alquanto X°D

Altro piccolo aneddoto è che quando ero molto più piccolo, di ritorno da una festa di un amico feci la sciagurata pensata di tornarmene per una "scorciatoia" invece di usare la strada "lunga" e luminosa.
Non l'avessi mai fatto, mi addentrai in una viuzza scurissima e tortuosa, ma la cosa veramente inquietante è che appunto, sentivo voci di ragazzi che ridacchiavano. Onestamente, pareva quasi come se volessero mettermi apposta paura addosso.
Ad ogni modo pur alzando lo sguardo non vidi nessuno e per la paura cominciai a correre finchè non uscii da quella strada X°°D

Per la serie "i traumi infantili ritornano!"


Comunque sia tutto questo mi ha fatto pensare che i piccoli paesi di provincia sono molto accoglienti di giorno, ma possono diventare assolutamente inquietanti di notte X°D



Ah, vi lascio una schermata presa dal pc in questi giorni:




domenica 18 aprile 2010

"Io non ho paura"



Mi sono svegliato con le musiche di questo film nella testa...non so perchè.



Ad ogni modo le ascolto spesso quando disegno, credo che siano meravigliose.

E poi...non so, ma c'è qualcosa di estremamente "empatico", se così si può dire, quando guardo o ascolto questo film.
Forse sarà la somiglianza con la terra in cui sono cresciuto. Forse sono i campi di grano sterminati sotto il sole cocente. Un sole che non andava mai via, ed un cielo terso.
Forse è quando si è ancora troppo piccoli per cominciare a capire come va il mondo e quanto buio si nasconda sotto quella terra cocente.

Insomma, forse ci sono troppi punti di contatto...è per questo che ogni volta che vedo questo film o ascolto le colonne sonore, mi vengono i brividi. Ma anche tanta ispirazione e tanti ricordi.

Ad ogni modo, sono convinto che nonostante siano 22 anni che cerco di andarmene da questo posto, prima o poi sentirò il bisogno di tornarci. Un ciclo che si chiude, insomma.
Ma forse non è un "dove", ciò a cui vorrò ritornare...più probabilmente sarà un "quando". L'infanzia fugge sempre troppo in fretta.


E dopo avervi gonfiato i maroni a furia di sciocchezze, ecco alcuni work in progress di questi ultimi giorni! X°°D

Si procede con le tavole!


venerdì 9 aprile 2010

Letture in libreria...





...rigorosamente a scrocco.

Dopo l'estenuante sessione di esami sto ritrovando il tempo per fare una cosa che non facevo da molto tempo: piazzarmi in libreria con a disposizione un pomeriggio intero di nullafacenza per leggere a scrocco libri che non posso permettermi di comprare. D'altronde, spendo quasi tutto in fumetti e materiale da disegno :P


In queste settimane sto leggendo "Kafka sulla spiaggia" di Murakami, un autore che conoscevo ma che non avevo mai avuto il piacere di leggere e che mi è stato consigliato da pucci.

Tralasciando il fatto che ormai i commessi in libreria mi conoscono e mi guardano storto (saranno pure abituati a vedere gente che si siede a leggere qualche capitolo, ma probabilmente non hanno mai visto uno che si piazza lì per 2 ore e mezza e che legge 120 pagine a botta X°°D) devo dire che questo autore, e questo libro, mi stanno entusiasmando non poco. Forse a voi sarà già capitato, ma tra l'altro è anche il primo libro che leggo raccontato in prima persona. Devo dire che funziona, è un "cambio di prospettiva" che non avevo mai sperimentato e di cui talvolta, stupidamente, ho diffidato.

Non sto a scrivervi la trama perchè sarebbe riduttivo oltre che complesso, quindi vi lascio la pagina di Wikipedia apposita.

Curiosa anche una coincidenza, ovvero il fatto che a sua volta anche il protagonista del libro si ritrova chiuso in una biblioteca (dopo essere scappato di casa) a leggere libri a scrocco. Interessante X°D



Per il resto, sto lavorando alle tavole per la rivista di Fattore Manga, e visto che vi avevo mostrato la vignetta solo-inchiostro, ora ve la mostro anche retinata ;)





Saluti!

giovedì 1 aprile 2010

Inchiostro che passione...




...e che rovina!

Ora che gli esami, per questa sessione, sono finalmente finiti(applausi!) ho finalmente del tempo libero per dedicarmi di nuovo alle tavole. Ultimamente sto usando una punta G-pen per l'inchiostrazione: fino ad ora ho sempre utilizzato il Saji-pen, ma la morbidezza e la possibilità di modulare la linea che da il G-pen è imparagonabile.

Ovviamente, il lato negativo è che è stramaledettamente difficile da usare X°°D...in più, avendo la mano pesante, il disegno inchiostrato tende ad essere molto più scuro con linee di contorno più spesse, e questo tipo di risultato non sempre mi aggrada. Insomma, devo trovare una soluzione.

Ecco un esempio inchiostrato di ciò di cui vi parlavo, comunque:






In questi giorni ho anche letto il primo volume di Bakuman, di cui vi consiglio la lettura, quantomeno se siete appassionati di disegno o wannabe speranzosi fumettisti, acquistarlo è d'obbligo. ;)




Anticipazione succulenta: tenete d'occhio il nostro blog Fattore Manga, o la pagina su facebook, probabilmente a breve verrà postato un succulento contest a cui potrete partecipare, mi raccomando :D